La battaglia sul copyright è una delle più importanti di tutta la legislatura. È una battaglia per difendere chi produce cultura e contenuti – ha dichiarato Massimiliano Salini, Europarlamentare di Forza Italia Partito Popolare Europeo durante la discussione in Plenaria – La storia dell’Europa è legata alla creatività, al lavoro e all’arte e bisogna difenderla strenuamente.
Oggi l’ Italia firma il memorandum con la Cina, unico paese del G7 a farlo, unico fra le grandi potenze industriali del mondo a legarsi in maniera così vincolante. Nei fatti, nonostante il tentativo da buon avvocato del Premier Conte di sminuirlo definendolo “Un accordo programmatico non giuridicamente vincolante”, è una gabbia che ci lega economicamente e commercialmente alla Cina. Non si può pensare che realizzino un piano di investimenti infrastrutturali così forte per far aumentare l’Export dell’Italia e non per i loro interessi.
“Nessun accordo politico e di corridoio e neppure un voto a maggioranza ci toglierà dalla testa che Toninelli un incompetente è e incompetente rimane. Lo ha dimostrato in tutte le vicende di cui si è occupato: dall’inesistente Tunnel del Brennero alla Tav, dalle incredibili esternazioni sul ponte di Genova alla gestione dei porti e delle autostrade. Un coacervo di assurdità senza senso. Un accordo con la Lega potrà anche aver salvato per il momento il ministro pentastellato delle gaffe, ma niente potrà salvarlo dal giudizio degli italiani sulla sua incompetenza.”
“Non posso che elogiare la coerenza morale della consigliera comunale di Taranto Rita Corvace che ha dichiarato: “Ho creduto che il Movimento 5 Stelle fosse la strada giusta, ma il tradimento che ha compiuto non solo nei confronti della città di Taranto, mi costringe a uscire dal Movimento che non rappresenta più le istanze dei cittadini”.
“Viktor Orban deve restare nel Ppe perché eletto democraticamente e con un consenso sempre più ampio. In questi anni ha fatto ripartire l’economia dell’Ungheria dandole una identità chiara e politiche realmente orientate allo sviluppo che si basano su due pilastri cari anche al Ppe: famiglia e impresa. Orban inoltre ha sempre chiesto di rimanere nel PPE e durante il suo mandato ha avuto anche la capacità di correggere diversi problemi segnalati dall’Unione Europa dimostrando così di poter cambiare e adattarsi ai principi comuni”.
“Puntualmente quando si avvicinano momenti decisivi per il governo, in maniera misteriosa scoppia un caso immigrati per distogliere l’opinione pubblica dai difficili passaggi che la compagine giallo – verde dovrà affrontare nei prossimi giorni. Invece di parlare del caso Diciotti, della sfiducia al Ministro Toninelli o della firma giovedì del memorandum con la Cina saremo tutti occupati a parlare di 49 migranti salvati in mezzo al mare da una situazione di pericolo…
“Voglio esprimere il mio cordoglio a tutti i famigliari delle persone colpite dall’attento in Nuova Zelanda. Un gesto che lascia nello sconforto e che costringe tutti noi che ci occupiamo di politica a riflettere e a non fuggire dalle nostre responsabilità. Il fatto che per gli attentatori Luca Traini fosse un simbolo è significativo di quanto sia sbagliato in politica cavalcare l’odio per chi ha razza e religione diversa dalla nostra…
“Il Premier Conte doveva essere l’avvocato degli Italiani è diventato l’azzeccagarbugli del governo. Oggi parla di Via della Seta senza affrontare i temi più importanti e sensibili di questo accordo con la Cina che rischia di portare l’Italia fuori dall’alleanza Atlantica minando equilibri fondamentali per il nostro paese. Sostiene che sarà una grande occasione economica per l’Italia, ma non dice che il modello commerciale cinese oggi spesso infrange le più elementari regole del mercato a cominciare dalle retribuzioni e dai diritti dei lavoratori creando distorsioni della libera concorrenza e dei prezzi finali con danni anche alle nostre Imprese…
“È chiaro che il governo Giallo – Verde non ha la minima idea di come muoversi se non a caso e in ordine sparso. In Italia sono nazionalisti, parlano di dazi, di leggi per tenere le aziende in Italia, all’estero un giorno inseguono Putin, un altro il vicepremier incontra i Gillet Gialli. Ieri si avvicinano a Trump e oggi aderiscono, unico paese tra i fondatori UE, alla nuova Via della Seta cinese, collocandoci di fatto fuori dalla coalizione euro atlantica…
“La situazione sulla Tav con la lettera da azzeccagarbugli del premier Conte non ha nessun valore legale e giuridico. È solo un compromesso per rimandare il problema di sei mesi con il rischio fondato di perdere i finanziamenti europei. La Tav se non si farà in Italia passerà a nord escludendoci di fatto dal tessuto economico Europeo. Non si capisce come un partito come la Lega, nato per difendere gli imprenditori del Nord, ceda così al Movimento Cinque Stelle…