Chi siamo?
La nostra famiglia politica è la forza trainante dell’integrazione europea. I Democratici Cristiani Europei si sono costituiti nel 1976 come primo partito europeo: il Partito Popolare Europeo. Da allora, siamo diventati il partito del centro e del centrodestra. Al termine del conflitto Est-Ovest siamo diventati l’attore politico decisivo nel processo di riunificazione dell’Europa. Durante la crisi economica e finanziaria, abbiamo tenuto unita l’Europa. E porteremo l’Europa fuori dalla crisi.
Cosa desideriamo per il futuro dell’Europa?
- Desideriamo un’Unione politica europea. L’UE, nei prossimi anni,
dovrà essere sottoposta a riforme radicali. Gli Stati membri e l’Unione eserciteranno più poteri congiuntamente.
- Nelle future elezioni europee, i cittadini devono essere in grado di effettuare scelte chiare e comprensibili relativamente alle politiche della Commissione europea. I primi passi da compiere in tal senso riguardano elezioni realmente paneuropee, nonché l’elezione diretta del presidente della Commissione europea da parte dei cittadini.
- La chiave per il futuro dell’Europa è data dalla combinazione della disciplina di bilancio con la promozione della crescita sostenibile; dal canto loro, la tutela dell’Europa sociale e la difesa dell’euro sono fra le più profonde espressioni del processo di integrazione europea.
- Ciò significa modernizzare le nostre economie e ridurre la burocrazia, nonché rafforzare la governance fiscale ed economica a livello dell’UE. Significa anche lavorare di più e più a lungo. Tutti noi dobbiamo mettere a punto modalità più intelligenti per risparmiare, ma anche per spendere. Nell’UE, la solidarietà viene messa più facilmente in pratica attraverso l’attuazione della coesione territoriale, economica e sociale.
- Il rispetto per il lavoro è al centro delle nostre politiche. Dobbiamo cercare tutte le opportunità per dare impulso all’occupazione, prestando un’attenzione speciale ai giovani.
- Dobbiamo completare il mercato unico. Sarà indispensabile rimuovere gli ultimi ostacoli che si frappongono a un’autentica libertà di circolazione di persone, servizi, merci e capitali. Proseguiremo il nostro operato in favore di una maggiore libertà ed equità negli scambi commerciali internazionali.
- Dobbiamo promuovere la famiglia in un modo che rispecchi i nostri valori fondamentali, permetta ai genitori di conciliare lavoro e vita familiare e favorisca la solidarietà tra le generazioni.
- La salute e il benessere sono essenziali per conseguire la felicità, ma anche per offrirci opportunità di partecipazione alla vita sociale. Questo non dipende soltanto dai beni materiali e, pertanto, deve rimanere sempre un elemento centrale delle nostre politiche.
- Dobbiamo costantemente migliorare i nostri sistemi d’istruzione, concentrandoci sia sulla conoscenza che sulle competenze, e dobbiamo promuovere con maggiore efficacia la ricerca e l’innovazione, migliorandone l’utilità. Si dovranno promuovere, più di quanto sia stato fatto in precedenza, la mobilità, le lingue, l’istruzione degli adulti e la creatività nel mondo professionale ma anche negli ambienti didattici.
- Riaffermiamo i diritti delle minoranze tradizionali in seno agli Stati membri e tuteliamo le nostre tradizioni e il nostro patrimonio culturale europeo.

- La nostra politica comune in materia di asilo e immigrazione deve essere ulteriormente rafforzata, trovando il giusto equilibrio tra il reperimento dei talenti di cui abbiamo bisogno, l’aiuto alle vittime di persecuzioni politiche o religiose e la lotta alla migrazione.
- Dobbiamo rafforzare l’Europa dei cittadini per far sì che ogni cittadino europeo possa godere dei propri diritti nell’ambito di un’area di libertà, sicurezza e giustizia. Ciò significa rafforzare la libera circolazione dei cittadini, tutelare la loro sicurezza, rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell’Unione facendo leva sulla solidarietà tra gli Stati membri, lottare efficacemente contro la criminalità, la corruzione e l’immigrazione clandestina e intensificare la cooperazione tra polizia e autorità giudiziarie.
- Vogliamo contribuire all’integrazione positiva degli immigrati; un processo che comporta per loro l’acquisizione di diritti ma anche l’assunzione di obblighi e di doveri. Gli immigrati devono rispettare i nostri valori fondamentali, i diritti umani e lo stato di diritto.
- Con l’allargamento dell’Unione europea, un’area di pace, di stabilità e di prosperità si estende ora alla quasi totalità del continente europeo.
- Il processo di allargamento continuerà ad attirare nuovi paesi candidati. Dobbiamo pertanto rispettare la capacità dell’Unione di integrare i nuovi Stati che soddisferanno i criteri previsti per l’adesione. A quei paesi europei che non possono o non vogliono diventare membri dell’Unione europea, dovrebbero essere proposte altre forme di partenariato con l’UE.
- Dovrebbe essere sostanzialmente rafforzata la politica europea di vicinato, in quanto strumento privilegiato per l’instaurazione di relazioni più strette e improntate ai valori europei, con i paesi vicini. Tale politica dovrebbe dar adito alla costituzione di una cerchia di paesi amici dell’UE, e anche tra di loro, che sia un vettore di sicurezza e di prosperità.
- Dobbiamo combattere in modo efficace i cambiamenti climatici e rafforzare la biodiversità. Ciò significa lavorare senza tregua alla definizione di accordi internazionali vincolanti, ma anche incentivare l’efficienza energetica e le energie rinnovabili attraverso lo scambio delle quote di emissioni e, in generale, consumi più sostenibili.
- Ciò significa altresì che tutti i paesi, in particolare quelli più ricchi, dovranno adattare continuamente i loro stili di vita e l’uso delle risorse alle esigenze di una crescita intelligente ed ecosostenibile.
- L’Unione europea ha bisogno di una politica energetica comune che assicuri l’approvvigionamento energetico, aumenti l’efficienza energetica, soddisfi i criteri di sostenibilità e garantisca al tempo stesso prezzi accessibili ai consumatori.
- Occorre una vera politica estera europea nella quale gli Stati membri parlino con una sola voce e uniscano le loro forze. Ciò comporta che un maggior numero di decisioni di politica estera comunitaria siano adottate a maggioranza e non all’unanimità.
- Anche, e soprattutto, in questi tempi di tagli ai bilanci pubblici, dobbiamo potenziare le nostre capacità di difesa comune grazie ad una migliore condivisione delle risorse nell’ambito delle strutture NATO e UE. Un solido partenariato transatlantico, fondato su valori condivisi, è indispensabile per consentire all’Europa di affrontare le sfide del XXI secolo.
- Abbiamo bisogno di una nuova strategia per promuovere la democrazia e i diritti umani.
Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità nei confronti del mondo migliorando le nostre strategie di aiuti allo sviluppo e rafforzando le istituzioni internazionali.
- Pur riconoscendo che il canone occidentale fondato sulla democrazia e l’economia sociale di mercato non è l’unico modello esistente, sosteniamo gli standard democratici e il modello socio-economico dell’Europa che ispirano e incoraggiano gli uomini e le donne di tutto il mondo nella loro lotta per la libertà e la prosperità. Continueremo ad aiutare i democratici nel mondo e i paesi più poveri ad aiutare se stessi.
- Dobbiamo dotarci di una politica di Internet che delinei il giusto equilibrio tra le libertà di espressione e di creazione e, d’altra parte, la protezione dei dati personali e i diritti degli autori e dei consumatori. Il mercato unico digitale ha il potenziale necessario per creare nuovi posti di lavoro e rendere più competitiva e dinamica la nostra economia.
- I partiti politici sono indispensabili per il futuro della nostra democrazia. Vogliamo partiti che siano al tempo stesso più vicini ai cittadini e più europei. I partiti politici dovranno sviluppare e affinare i meccanismi di partecipazione dei loro iscritti e degli elettori ai processi decisionali. Parallelamente, dovranno rafforzarsi le famiglie politiche a livello europeo.
Il futuro dell’Europa è nelle nostre mani e noi, in quanto prima famiglia politica europea, abbiamo al riguardo una responsabilità speciale. Attraverso le nostre politiche, ci impegniamo a farne un futuro di prosperità, di successo e di sicurezza per tutti i cittadini.