Così l’Euro parlamentare sulla possibile espulsione di Orban dal Ppe
“Viktor Orban deve restare nel Ppe perché eletto democraticamente e con un consenso sempre più ampio. In questi anni ha fatto ripartire l’economia dell’Ungheria dandole una identità chiara e politiche realmente orientate allo sviluppo che si basano su due pilastri cari anche al Ppe: famiglia e impresa. Orban inoltre ha sempre chiesto di rimanere nel PPE e durante il suo mandato ha avuto anche la capacità di correggere diversi problemi segnalati dall’Unione Europa dimostrando così di poter cambiare e adattarsi ai principi comuni”.
“Credo però che ad Orban debbano essere posti chiari caveat: in primis, il rifiuto di condividere con l’Italia problemi come i flussi migratori. Infine non può e non deve dimenticare la gratitudine nei confronti di chi in passato, con gli aiuti economici, ha permesso la ricostruzione di un Paese distrutto come era l’Ungheria. Una soluzione può essere che, per valutare appieno i suoi sforzi concreti in questi campi, la sua adesione venga sottoposta ad una attenta verifica con tempi prestabiliti per passare dai principi enunciati ai fatti concreti”.